Un'ora prima, la ragazza in questione si era ritrovata sdraiata a terra, con un grosso blaster puntato alla testa e un Trandoshano che lo teneva stretto sopra di lei. Nel giro di dieci minuti, la ragazza era riuscita maliziosamente a sedurlo e, mentre il Trandoshano si stava preparando per la festa, gli aveva aperto due buchi nella pancia e spezzato l'osso del collo.
In quel momento, l'unica cosa che Lilith voleva era allontanarsi alla svelta da Naboo. Mentre si aggirava furtivamente tra i vicoli e le strade di quella città sconosciuta, rimpiangeva ogni momento in cui aveva deciso di rubare l'armatura dalla casa di quel collezionista.
Da lì erano giunti tutti i suoi problemi: il collezionista l'aveva vista trafugare l'armatura ed un paio di crushgaunt e, visto che non era riuscita a fermarla, aveva avuto la bella idea di mettere una taglia sulla persona che era dentro quell'armatura.
Finora, aveva rischiato seriamente solo due volte: la prima volta con alcuni agenti dell'Impero, e poi col Trandoshano. In quei casi, aveva dovuto sfruttare tutta l'astuzia ed il fascino che possedeva.
In quel momento, invece, stava imprecando per aver sbagliato strada per l'ennesima volta. Era difficile, orientarsi in quella città: nonostante lei stessa fosse originaria di Naboo, non aveva mai potuto conoscere così bene il suo pianeta.
E adesso rischiava di perdersi. Senza contare che, ad ogni angolo che svoltava, aveva l'impressione che potesse sbucare un altro Trandoshano o un'altro alieno assatanato di qualsiasi razza pronto a ucciderla, o peggio. Doveva togliersi di mezzo quella taglia: aveva anche una mezza idea di come fare, ma gli serviva un aiuto, possibilmente un altro "collega" che avrebbe dovuto coinvolgere nel suo piano.
All'ennesima svolta errata, sospirò, sconfortata. Possibile che dalla casa del collezionista e lo spazioporto ci fossero così tante possibile strade, vicoli e scorciatoie? Eppure quando aveva raggiunto la casa non ci aveva impiegato molto. Forse perchè era semplicemente andata a caso.
Si bloccò all'improvviso, voltandosi. Decise che avrebbe chiesto in giro. Era rischioso, ma non le importava più di tanto. Preferiva morire violentata e sgozzata, piuttosto che di noia.
E forse avrebbe potuto anche trovare qualcuno che poteva aiutarla nel suo piano. Attorno a lei, in quella stradine fuori mano, c'erano ben poche persone, e apparentemente nessun umano.
Imprecò. Possibile che, quando gli serviva, non c'era nessuno con cui potesse parlare la sua lingua? Poi il suo sguardò si illuminò all'improvviso, quando vide qualcuno di decisamente alto e robusto, che indossava una giacca nera e pantaloni di pelle. In circostanze normali, Lilith avrebbe trovato il suo abbigliamento decisamente banale. Ma quello che gli importava, in quel momento, era soltanto il fatto che quello fosse un umano.
"Ehi, tu!" gli gridò, avvicinandovisi. Da vicino, potè notare che, nonostante l'altezza e la robustezza del fisico, la persona che aveva davanti aveva decisamente un volto da ragazzo, attraversato da una cicatrice che non riusciva comunque a dare il minimo effetto di vecchiaia o, perlomeno, di esperienza. A occhio e croce, doveva avere una ventina di anni.
"Sapresti indicarmi la strada per lo spazioporto della città?" gli domandò frettolosamente.
"Settore E4. Sai, non riesco proprio ad orientarmi."I PE guadagnati in quest'avventura andranno al mio PG principale,
Crian Kyvok.
Edited by DragonKnight94 - 15/1/2010, 13:59